Rimuovere auto line breaking da nano

Nano EditorNano è uno degli editor per terminale più usati, con cui spesso si fanno modifiche ai file di configurazione. È però alquanto scocciante che le linee più lunghe della larghezza del terminale vengano mandate automaticamente a capo.
Questo fenomeno, noto col nome di line wrap, può essere impedito manualmente ogni volta che si edita un file

nano -w nomefile

O, per rimuoverlo definitivamente, editando il file /etc/nanorc:

$ sudo su             # Per divenire amministratori
# nano /etc/nanorc

E decommentando la riga seguente (ctrl+w per ricercarla nel file)

set nowrap

Aprendo nano nuovamente, il noioso fenomeno non sarà più presente.

Nota: questa procedura applica la modifica globalmente! Per averla solo a livello utente bisogna editare/creare il file .nanorc all’interno della rispettiva home, e inserire all’interno la riga set nowrap.

pkgsrc su Slackware

Slackware pkgsrcÈ facile, per un utente Slackware, avvertire la mancanza di un gestore di pacchetti con risoluzione automatica delle dipendenze e che permetta d’installare software anche al di fuori dei limitati repository ufficiali.

Essendo la distribuzione più Unix-like che esista [Cit.1] mi sembrava coerente un approccio col pkgsrc, il gestore di pacchetti del NetBSD.

La praticità del sistema dei port dei BSD unito alla semplicità ed alla stabilità di Slackware crea un prodotto unico nel suo genere. Roba da non far rimpiangere Arch Linux 😛

Se volete cimentarvi in questa impresa potete seguire questa guida.

ZFS

ZFS

ZFS è un filesystem e logical volume manager (LVM) sviluppato dalla Sun Microsystems per il proprio sistema operativo Solaris 10. Nel 2005, con la nascita di OpenSolaris, ne sono stati rilasciati i sorgenti alla comunità.

Attualmente lo sviluppo è affidato al progetto OpenZFS. Data l’incompatibilità della sua licenza (CDDL) con quella di Linux non esiste attualmente possibilità di integrazione nel kernel di tale filesystem.

Caratteristiche

  • Checksum ed auto riparazione
  • Dimensione massima di un file: 16 exabyte
  • Dimensione massima del filesystem: 256 zebibyte
  • Snapshot
  • RAID 0, 1, 5, Z
  • Compressione
  • Dynamic striping (possibilità di aggiungere un disco a caldo e renderlo disponibile per il filesystem)

ZFS è utilizzato nativamente su Solaris, FreeBSD e sistemi derivati da questi ultimi.
In questa guida sono riportati i (non semplici) passaggi necessari ad installare Arch su ZFS e finalmente poter godere anche noi utenti Linux delle caratteristiche di questo futuristico filesystem.

Corso Arduino 2014

Logo corso Arduino 2014Corso introduttivo all’uso e programmazione della scheda Arduino. Non sono necessarie conoscenze informatiche o elettroniche, ed è adatto per principianti che si vogliono avvicinare al mondo dell’elettronica hobbistica.

Programma

Il corso si svolgerà in cinque incontri, tenuti il giovedì dalle ore 21 alle 23.

  • 27/02 – Introduzione ad Arduino, uso di led e bottoni, accenni di elettronica;
  • 20/03 – Lettura da sensori (temperatura, forza, accelerometro) e comunicazione con il computer;
  • 03/04 – Impulsi a larghezza variabile (PWM), principali circuiti per pilotare i motori;
  • 10/04 – Librerie aggiuntive, controllo di display LCD;
  • 17/04 – Esempi di shield (ethernet, …), sensoristica più complessa (telecomandi a infrarossi);
Per l’ultima lezione abbiamo pensato di fare un buffet, allottando alcuni premi in tema Arduino, al costo di 3 €. Chi fosse interessato deve prenotarsi separatamente (biglietto Buffet + Lotteria). Se non verrà raggiunto un numero di partecipanti pari a 20, questo non sarà tenuto.

Materiali

Per il corso è necessario un qualsiasi computer portatile (Linux, Windows, Apple OS X…), una scheda Arduino ed una breadboard.

Ogni partecipante che si prenoterà (biglietto + Arduino) riceverà una scheda Arduino UNO, una breadboard ed alcuni componenti (LED, pulsanti, resistenze…).

Ripristinare il boot loader

Grub

Smanettando incautamente con i boot loader o installando Windows su un sistema dove è presente una partizione Linux spesso capita di sovrascrivere il mbr.

Superato l’attimo di smarrimento per il mancato caricamento del sistema operativo, occorrerà semplicemente mantenere la calma e seguire questa guida per recuperare la situazione.

Ci occorre un liveCD/DVD, ne va bene uno qualunque: UbuntuSystemrescuecdKnoppix, il cd di installazione di Archlinux

Facciamo boot da CD.
Ipotizziamo di avere una partizione / chiamata /dev/sda1 e nessuna /boot

  • Creiamo i mount point
    # sudo su
    # cd /mnt
    # mkdir sda1
    # mount /dev/sda1 /mnt/sda1
    # mount --bind /dev /mnt/sda1/dev
    # mount --bind /proc /mnt/sda1/proc
  • Eseguiamo il chroot in /dev/sda1
    # chroot /mnt/sda1
  • Modifichiamo grub se necessario
    # nano/boot/grub/menu.lst
    oppure se usiamo grub2
    # nano/boot/grub/grub.cfg
  • Reinstalliamo grub
    # grub-install /dev/sda
  • Usciamo dal chroot e smontiamo la partizione
    # exit
    # umount /mnt/sda1/proc
    # umount /mnt/sda1/dev
    # umount /mnt/sda1
  • Facciamo il reboot ed incrociamo le dita…
    # reboot